saltuaria baby






11 maggio 014


Carillon

di e con Annalisa Pagani, Irene Aliverti, Mauro Peri.
luci: Claudia Peri
produzione e allestimento: Teatro Flautomagico
progetto grafico: peri.jimdo.com
foto di scena: Valeria Abis
progetto video: Massimo Faini
si ringrazia: Rita Frongia
Spettacolo vincitore del PPPP - primo premio Pippo Piras






Oggi è un gran giorno! Gedeone dopo anni e anni di ricerche su tutti i libri e in tutte le lingue del mondo ha finalmente trovato la formula magica che realizzerà il suo sogno: diventare un carillon.
E sarà nel turbinio di vento e tuoni che Gedeone si trasformerà in Arturo musicien; catturato da vorticosi meccanismi meccanici, nel luogo dove s’incontrano sogno e realtà e dove le ombre hanno la consistenza dei corpi, Arturo s’innamorerà di Isabella la ballerina, l’amica Lampada ricorderà i suoi antichi fasti di attrice consumata al Grand Theatre de Paris e Astolfo, misterioso gatto stregone, scruterà tutto attraverso i suoi enigmatici occhi gialli.
Suggestive ombre animate, musica dal vivo, riferimenti shakespeariani sono solo alcuni degli stratagemmi per raccontare ciò che lega gli uomini ai sogni.


Ore 17 presso il teatro Sociale di Palazzolo s/O
Ingresso 5 euro




4 maggio 014

Heina e il ghul

di e con Abdul El Hadiri (Cicogne Teatro)


Tratto da una fiaba tradizionale araba e recitato in lingua originale, lo spettacolo trasporta il pubblico attraverso il teatro di narrazione e oggetti alla conoscenza di una cultura altra da sé. 
La storia si svolge nelle cucine del palazzo dello sceicco Abdellamid, dove si sta preparando un grande pranzo per festeggiare il ritorno di Heina, sua figlia, da tutti ritenuta morta. Il cuoco, sorpreso nel suo lavoro, racconta al pubblico come Heina sia stata rapita dal Ghul.
Gli oggetti utilizzati nella narrazione sono gli ingredienti del cous-cous: i gesti che descrivono le vicissitudini di Heina si sovrappongono ai gesti della preparazione della ricetta.
Terminato il racconto il cuoco invita il pubblico a mangiare il cous-cous per partecipare alla festa dello sceicco.

L’intervento di animazione prende spunto anche dalla potenzialità del segno calligrafico della lingua araba; l’alfabeto arabo, ha infatti un enorme importanza in questa cultura, oltre alla comunicazione svolge un ruolo altamente simbolico tanto che i maestri calligrafi sono ritenuti dei veri artisti.
Dalle lettere di questo alfabeto fiorisce, oltre al suono particolare, il gesto; si viene a creare una sorta di partitura sonora e corporea: l’attore guida il pubblico attraverso la ricchezza delle linee, tanto da far nascere il movimento dalle lettere, coinvolgendo gli spettatori a “trasportare” la lingua nel corpo.



Ore 17 presso il Teatro Sociale di Palazzolo s/O

Ingresso 5 euro



Domenica 27 aprile 014



NON HO PAROLE 
di e con 
Bano Ferrari 
Musiche a cura di 
Nicolò Ferrari 
Regia 
Carlo Rossi 


 



Storie di ordinaria dismisura. 
Un clown in abito scuro e valigia inciampa nella socialità, nei fiori, negli odori, nel fuoco, nel cibo, 
nella musica, in se stesso e poi ancora nello spazio e negli altri. 
La comicità non è più un effetto, uno spettacolo di mestiere, ma diventa poesia corale e liberatoria 
di tutto il nostro inconfessato e quotidiano angoscioso sentirci inadeguati e fuori misura di fronte 
alle cose della vita. 



ore 17 presso il Teatro Sociale di Palazzolo s/O
ingresso 5 euro

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